Uno dei suoni che amo di più della chitarra elettrica è quello del delay, non poteva essere altrimenti visto il mio amore sfrenato e spudorato per gli U2 di The Edge.
About Her è un titolo semplice quanto pieno di significato, il significato che per me ha la vita.
La parola Delay italianizzata diventa Di Lei che tradotta nuovamente in inglese diventa About Her. Ebbene si, questo album parla Di Lei, della mia famiglia, della mia compagna, di mia sorella, della passione, della chitarra, della musica.
Tutte le cose che hanno un senso nella mia vita sono al femminile ed ogni singola nota di questi otto brani parla Di Lei, in tutte le sue forme.
Quello che suono sono, e quello che sono lo devo a Lei, alla famiglia che mi ha cresciuto così, alla mia compagna che mi ha insegnato a vivere, a mia sorella senza di cui non avrei avuto una famiglia, alla chitarra che mi ha salvato la vita, alla passione che mi fa continuare a vivere, alla musica che mi ha dato un mondo in cui vivere.
La musica che ascoltiamo, viviamo, studiamo e suoniamo vive dentro ogni musicista, si unisce al vissuto emotivo e artistico, prende una linfa vitale nuova e, consapevolmente o no, esce fuori dopo esser stata filtrata dal gusto, dalla sensibilità e dal carattere. Si crea così quello che potrebbe definirsi lo stile unico che contraddistingue ognuno di noi. In questi otto brani ci sono io.
Con queste parole Simone Gianlorenzi, chitarrista professionista italiano introduce il suo primo album solista dal titolo About Her pubblicato nel 2015 dalla Maqueta Records. L’album contiene otto brani strumentali che spaziano tra vari generi musicali senza perdere mai la grinta e la passione del rock. Leggendo i nomi delle tracce, così come ascoltandoli, non è difficile trovare riferimenti più o meno espliciti ai grandi nomi della chitarra mantenendo sempre una certa originalità e personalità.
C’è il rock tecnico ed energico di Eddie Van Halen, Steve Vai o Joe Satriani, quello più pop di U2 e Tears for Fears, e persino quello più elettronico dei Depeche Mode e di Bjork. Il Reggae malinconico di Bob Marley e il lirismo di David Gilmour fino ad arrivare al noise dei Nine Inch Nails, all’alternative dei Radiohead o dei Muse, alla psichedelia vagamente beatlesiana. Atmosfere rarefatte, suoni lunghi e spaziosi contrapposti a ritmiche serrate ed energiche.
Che siano chitarre d’atmosfera accarezzate o chitarre energiche infuocate di rock Gianlorenzi mantiene sempre uno stile e una voce personale sullo strumento sia come esecutore che come compositore.
Elemento chiave di questo album è proprio la concezione della chitarra che è assolutamente lo strumento protagonista, come ci si aspetterebbe da un disco di un chitarrista, ma senza essere inutilmente predominante lasciando con rispetto il giusto respiro alle composizioni. Non un album claustrofobico di chitarra, ma un album di musica godibile anche dai non chitarristi amanti della chitarra e della musica strumentale.
Tutti i brani sono firmati da Gianlorenzi che ha anche curato personalmente tutti gli arrangiamenti, ad eccezione di Bob (Rasta Lights) che vede la partecipazione di Valter Vincenti all’arrangiamento della sezione Reggae/Dub. Preziosa la collaborazione di Fernando Alba come consulente artistico e degli arrangiamenti e di Alessandro Paolinelli come produttore associato e dei musicisti tutti di primo piano della scena musicale italiana: Marco Rovinelli alla batteria, Pino Saracini, Pierpaolo Ranieri e Mario Guarini che si alternano al basso. Impreziosiscono l’album il missaggio di Fabrizio Simoncioni (57 dischi di platino venduti in tutto il mondo) e il mastering del leggendario ingegnere londinese Kevin Metcalfe (Queen, Depeche Mode, David Bowie, Jeff Beck…).
Con About Her Simone Gianlorenzi ha voluto mettere in campo senza mezzi termini tutta la vasta esperienza accumulata in vent’anni di approfondimento dello strumento, di serate, d’insegnamento, dichiarando apertamente i suoi riferimenti e i suoi eroi personali. Espliciti i titoli di pezzi come “Mr. The Edge”, “Depeche Mood”, “Selfie with the alien”, ma le figure di Van Halen, Vai o Gilmour si materializzano altrettanto chiaramente fra le note suonate, in un caleidoscopio che denuncia gusti musicali larghi e variegati, dai Beatles al rock più “ignorante”, da Bob Marley ai Nine Inch Nails. Una quantità di chiacchiere per cercare di spiegare che non si tratti della solita cartolina di presentazione dello strumentista di turno, ma di un album basato su musica vera, suonato e arrangiato con grande maestria. Gianlorenzi dimostra di essere uno dei migliori chitarristi in circolazione in Italia grazie alla sempre notevole padronanza dello strumento e al gusto che contraddistingue sempre il suo fraseggio, le linee melodiche, la ritmica attenta. Particolare menzione per l’abile orchestrazione eseguita sempre con le chitarre sull’efficace base ritmica offerta da Marco Rovinelli alla batteria e da una rosa di ottimi bassisti.
Chitarre magazine – Settembre 2015Chitarrista dotato di una tecnica letteralmente sopraffina ed allo stesso tempo di un tocco raffinato che trasuda un’appassionata attività, Simone Gianlorenzi ci regala in occasione di questo suo debutto solista un’opera che si presta a molteplici chiavi di lettura. Da una parte c’è l’esteta della sei corde, che tuttavia non si perde mai nella compiaciuta auto contemplazione della propria arte e dall’altra troviamo invece un poeta capace di esprimere attraverso il fluire delicato delle note un universo di colori ed emozioni che riflette in pieno una vivace vena creativa.About Her, con i suoi dosati giochi di citazioni che spaziano da Edge degli U2 a Satriani, passando attraverso echi progressive o ammiccamenti all’elettronica colta, è un tributo artistico a fantasia e creatività lasciate libere di esprimersi liberamente, a disegnare scenari variegati che non smettono di incuriosire anche dopo ripetuti ascolti, svelandosi poco a poco e manifestando la propria natura cangiante in maniera intelligente e coinvolgente. Una vera e propria sorpresa, per la gioia dei cultori dei virtuosismi così come degli appassionati di quel tipo di musica che proviene direttamente dal cuore.
Rock Hard magazine – Dicembre 2015Diciamolo subito, noi invidiamo Simone Gianlorenzi, e neanche poco, perché ha una dote davvero poco comune: quella, cioè, di essere un autentico virtuoso della chitarra riuscendo a non apparirlo. Proponendo, insomma, la propria perfetta tecnica delle 6 corde come se fosse la cosa più facile, quindi alla portata di tutti, che esista al mondo. Per chi invece, come chi vi scrive, si è dilettato dello strumento senza riuscire mai ad affinarsi più di tanto, questi sono smacchi autentici: uniti ad ammirazione pura e, come detto, infinita invidia. […] “About her” è appunto il suo esordio: tardivo, forse, ma straordinariamente centrato, grazie ad 8 episodi interamente strumentali che, a differenza di parecchi dischi ”colleghi”, non annoia proprio mai. Come se la voce della sua chitarra fosse la più bella tra le voci, rendendo vana ed inutile la presenza di qualsiasi altra voce, compresa quella umana. Già il titolo dell’opera è tutt’altro che casuale: uno dei suoni che Simone ama di più della chitarra elettrica è quello del delay (“non poteva essere altrimenti, visto il mio amore sfrenato e spudorato per gli U2 di The Edge”, come spiega lui stesso). La parola ”delay” italianizzata diventa così ”Di Lei” che, tradotta nuovamente in inglese, diviene appunto ”About Her”. Disco più che notevole, insomma, e nel quale i giochi di parole non sono assolutamente finiti, da ”Depeche Mood” (che citando simpaticamente Dave Gahan e compagni celebra a suo modo gli anni ’80) fino a ”Bob (Rasta Lights)”, con le sue centrate ambientazioni reggae, fino a ”Rockstarwannabe”, probabilmente il brano migliore in assoluto del lotto. Un album pienamente raccomandabile, in buona sostanza, da consigliare non solo a chi si diletta dell’arte delle 6 corde.…
Music Map – Dicembre 2015
Tracklist
- Seasons
Simone Gianlorenzi : guitars, programming
Pino Saracini: bass
Marco Rovinelli: drums - Mr. Edge
Simone Gianlorenzi : guitars, bass and programming
Marco Rovinelli: drums - Viola
Simone Gianlorenzi : guitars, programming
Pino Saracini: bass
Marco Rovinelli: drums - Nothing’s gonna change my world
Simone Gianlorenzi : guitars, programming
Pino Saracini: bass
Marco Rovinelli: drums - Depeche Mood
Simone Gianlorenzi : guitars, programming
Pierpaolo Ranieri: bass
Marco Rovinelli: drums - Rockstarwannabe
Simone Gianlorenzi : guitars, programming
Pierpaolo Ranieri: bass
Marco Rovinelli: drums - Bob (Rasta Lights)
Simone Gianlorenzi : guitars, programming
Valter Vincenti: reggae bass
Mario Guarini: pop bass
Marco Rovinelli: drums - Selfie with the alien
Simone Gianlorenzi : guitars,bass and programming
Marco Rovinelli: drums
All composition and arrangements by Simone Gianlorenzi except Bob (Rasta Lights) arranged by Simone Gianlorenzi and Valter Vincenti
Artist and arrangement consultant Fernando Alba
Associate producer Alessandro Paolinelli
Mixed by Fabrizio Simoncioni at The Garage studio (Civitella in val di chiana – Arezzo) studio assistant Marco Romanelli
Mastering by Kevin Metcalfe (www.soundmasters.co.uk)
Published by Maqueta Records (www.maqueta.it)
Photo by Roberto Scorta
Artwork by Nicolò Mancuso